«Le porte possono anche essere sbarrate, ma il problema non si risolverà, per quanto massicci possano essere i lucchetti. Lucchetti e catenacci non possono certo domare o indebolire le forze che causano l’emigrazione; possono contribuire a occultare i problemi alla vista e alla mente, ma non a farli scomparire».

Zygmunt Bauman, La società sotto assedio

Come afferma Bauman, il problema dell’immigrazione non si risolve serrando le porte. Si deve imparare a guardare il mondo come se fosse senza confini, perché concretamente le frontiere non esistono, sono invenzioni storico – politiche. Si deve imparare a costruire ponti, ad accogliere coloro che giungono nel nostro Paese, ad essere maggiormente solidali ed ospitali, promuovendo e supportando il processo di integrazione. Emarginare, discriminare, etichettare le persone come “diverse o straniere” non le aiuterà a sentirsi a casa e ad intraprendere un percorso volto al miglioramento del proprio futuro.

La Fondazione si propone appunto questa meta: raggiungere l’inserimento seppur graduale nel nostro sistema economico di ragazzi attraverso la scelta e l’acquisizione di posti di lavoro. E, non meno importante, indirizzarli verso una cultura europea, si oserebbe dire mondiale, che non hanno avuto l’opportunità di poter acquisire nel loro paese.

Tutto questo comporta un assiduo lavoro sia psicologico che umano che permette alla Fondazione di raggiungere gli scopi che si è prefissata. In questi primi anni abbiamo senz’altro raggiunto una soddisfazione condivisa anche dalle Istituzioni per il nostro impegno e soprattutto l’impegno dei nostri collaboratori.

Fondatori

La Fondazione Broletto nasce il 4 agosto 2020, dal desiderio di forte umanità ed empatia di due persone da sempre coinvolte nel sociale:

Zaccuti Renzo Vittorio, nato a Milano l’11 luglio 1949, ha frequentato nei primi anni della sua vita il semi-convitto dei Padri Somaschi, dove ha acquisito doti di disponibilità verso gli altri e di collaborazione per il raggiungimento di scopi umanitari e sociali. Negli anni successivi si è diplomato all’Istituto Cavalli Conti di Milano, successivamente acquisito e gestito in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione.

Nel 1972 ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e successivamente ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole di secondo grado. Dopo vent’anni di insegnamento, si può affermare che la conoscenza delle giovani generazioni da parte del cofondatore gli permette di trasferire ai propri collaboratori questa conoscenza e la gioia di offrire agli altri.

Successivamente si è iscritto all’Albo dei Periti presso il Tribunale di Como. La sua collaborazione con diverse fondazioni gli ha permesso di acquisire una conoscenza approfondita sia dell’aspetto giuridico che umano nel rapporto con la collettività. L’idea della creazione della Fondazione è nata dall’analisi dei flussi migratori dai paesi in grave crisi economica o colpiti da conflitti, che ha portato alla necessità di accudire, sostenere e integrare le persone che si rivolgono al nostro vecchio mondo con la speranza di realizzare i loro sogni.

Padre Emanuel Florentin Carbunaru, nato a Buzau (Romania) il 5 aprile 1992, ministro del culto della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia, Patriarcato di Costantinopoli, opera nelle attività sociali dal 2016 collaborando con numerosi enti e dirigendo negli anni diversi centri di accoglienza. Terminato il percorso di studi presso la Facoltà di Teologia “Justinian Patriarhul” dell’Università di Bucarest, spinto dal forte desiderio di aiutare il prossimo, intraprende il proprio cammino filantropico.

Comincia a collaborare con il Patriarcato Romeno e l’Arcidiocesi Ortodossa di Bucarest e, successivamente, nel 2013, inizia un percorso di volontariato presso l’Istituto “Figlie del Sacro Cuore di Gesù” a San Felice del Benaco. Nel 2016, stabilitosi definitivamente in Italia, viene consacrato presbitero e si dedica totalmente alle attività umanitarie, sociali e culturali. Dopo quattro anni, nel 2020, accoglie con entusiasmo l’invito del Dr. Zaccuti e costituisce insieme a lui la Fondazione Broletto.